Roma, 4 marzo 2015. Finalmente una sentenza fondata sulla scienza: è quanto
affermano la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Federazione Italiana Medici Pediatri
(FIMP) e l’Associazione Culturale Pediatri (ACP) in merito alla decisione della Corte di
Appello di Bologna che, ribaltando il giudizio di primo grado pronunciato dal Tribunale
di Rimini, ha escluso l’esistenza di un nesso di causalità tra vaccino trivalente MPR
(morbillo parotite e rosolia) e autismo, proprio sulla scorta dell’ampia letteratura
scientifica esistente su questo tema.
La sentenza di primo grado, emessa nel 2012, aveva condannato il Ministero della
Salute a risarcire i danni da vaccino a una coppia romagnola al cui bambino, vaccinato
dalla Asl nel 2002, era stato diagnosticato successivamente l’autismo. Una decisione
che aveva suscitato reazioni allarmate da parte di società scientifiche e associazioni
mediche perché basata su un falso scientifico: il controverso articolo sui collegamenti
tra vaccini e autismo scritto dal medico britannico Andrew Wakefield (poi radiato
dall’albo per condotta non etica), pubblicato sulla rivista scientifica Lancet e
successivamente ritirato dalla rivista stessa.
Ma proprio sulla sentenza di primo grado hanno fatto leva le violente campagne
antivaccinazione di questi anni tese a diffondere false credenze sui vaccini. “False
credenze” spiega il Presidente della SIP Giovanni Corsello, “che, insieme alla
mancata percezione dei rischi del morbillo, stanno portando ad un pericoloso calo
della copertura vaccinale. In Italia dall’inizio del 2014 sono stati segnalati 1.674 di
morbillo, con un’incidenza pari a 2,8 casi per 100.000 abitanti. Il calo delle coperture
vaccinali, oltre al rischio di possibili e gravi epidemie, ci allontana sempre di più dal
raggiungimento dell’obiettivo di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita,
previsto dall’OMS per il 2015”.
Proprio di recente l’OMS ha bacchettato anche l’Italia perché in ritardo sulla tabella di
marcia stabilita per eliminare morbillo e rosolia. E sicuramente un clima di confusione
sui reali benefici delle vaccinazioni, alimentato da campagne di antivaccinatori e da
discutibili pronunce di alcune Procure della Repubblica, costituisce una deriva
pericolosa e allontana dalla pratica vaccinale. “Il fatto che anche la magistratura,
avvalendosi di consulenti tecnici d’ufficio competenti, certifichi che non esiste un nesso
di causalità tra vaccinazione MPR e autismo, non può che essere accolta con estremo
favore” – commenta Giampietro Chiamenti, Presidente della FIMP.
Ormai troppo spesso assistiamo a genitori in preda a dubbi sulle vaccinazioni che
costituiscono invece un fondamentale strumento di prevenzione.
Il risultato è un preoccupante calo delle vaccinazioni come quelle che riguardano il
morbillo e la rosolia”.
“La sentenza della Corte di Appello di Bologna ristabilisce la verità scientifica e
vorremmo che ricevesse lo stesso trattamento mediatico di quella di Rimini, a parziale
‘risarcimento’ del danno ricevuto dal sistema vaccinale e dalla comunità scientifica
tutta. Bisogna restituire serenità ai genitori e alle famiglie giustamente confuse e
disorientate davanti a ‘strane’ sentenze e alle conseguenti notizie di stampa”, è
quanto afferma Paolo Siani, Presidente ACP.
SIP, FIMP e ACP ricordano che il morbillo, seppur non considerato pericoloso,
rappresenta nel mondo una delle prime cause di mortalità per malattia infettiva tra i
bambini. Nel 2013 vi sono stati 145.700 decessi (circa 400 al giorno e 16 ogni ora)
per morbillo. La vaccinazione contro il morbillo ha favorito un calo del 75% dei decessi
tra il 2000 e il 2013 in tutto il mondo (dati OMS), impedendo oltre 15 milioni di morti.
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